Partiamo per un viaggio alla scoperta delle maschere più importanti del Carnevale in Sardegna: un viaggio tra esseri demoniaci, bestie che divengono uomini e uomini che rimangono bestie.
Sommario
Il Carnevale in Sardegna
I carnevali tipici dei vari paesi della Sardegna hanno in comune alcune cose, poi sviluppate diversamente in ciascuno di essi:
- avevano una funzione sociale per la comunità, in genere di buon auspicio per la fertilità, attraverso il sacrificio o la penitenza per benedire il prossimo raccolto;
- vi è almeno una maschera tipica, a volte anche due o tre, che ha fattezze animalesche, spesso munita di corna, prima che la Chiesa Cattolica cercò di limitarne l’utilizzo perchè troppo evocative del diavolo;
- vi è sempre un capro espiatorio, una vittima, un sacrificio;
- il sacrificato viene bruciato nel fuoco come finale d’espiazione collettiva e di buon auspicio;
- è la cenere che rende fertile il terreno oppure il sangue del sacrificato che fertilizza la terra in attesa della primavera;
- nelle rappresentazioni vi sono dei pazzi, indemoniati, derivanti dai riti dionisici, in genere si muovono con un passo cadenzato.
Se vuoi conoscere meglio i vari Carnevali della Sardegna, approfondisci qui.
Le maschere più tipiche del Carnevale in Sardegna
Sa Filonzana
I Mamuthones e gli Issohadores di Mamoiada
Boes e Merdule di Ottana
Su Componidori della Sartiglia di Oristano
Sos Thurpos di Orotelli
Il Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada
Alcune delle foto pubblicate in questa pagina ci sono state concesse dal Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada dove vi incoraggiamo ad andare per capire meglio il significato di tutte le maschere tipiche della Sardegna. Ma anche per ascoltare racconti e leggende. Il museo è molto ben organizzato, non perdetevi le sale multimediali e il confronto con le maschere degli altri paesi del bacino Mediterraneo. Scoprirete che con gli altri popoli siamo fratelli anche nelle feste di Carnevale.