La Rocca Sanvitale di Fontanellato

la Rocca Sanvitale di Fontanellato

Nel nostro itinerario tra i castelli di Parma e Piacenza approdiamo alla Rocca dei Sanvitale: un prezioso diamante che si erge nel magico borgo di Fontanellato.

In arrivo al castello di Fontanellato

Fontanellato, a circa 20 km da Parma, è un luogo chic ed elegante.

Si entra nella cittadina percorrendo un lungo viale alberato che costeggia il Santuario della Beata Vergine del Rosario.

L’ingresso all’area storica avviene attraverso il “Voltone” o “Porta di Sopra” dove, dopo un breve tratto si raggiunge la Rocca Sanvitale.

L’incontro con il castello è emozionante non solo grazie alla sua accogliente, signorile bellezza, ma soprattutto per l’ampio fossato ricolmo d’acqua che lo rende raro e irraggiungibile.

il castello di Fontanellato

Di fianco al castello vediamo due importanti edifici, il primo è la Chiesa Parrocchiale Santa Croce, fatta costruire da Giberto Sanviatle nel 1400, con il portale d’ingresso abbellito da eleganti e raffinate decorazioni in cotto. Il secondo edificio è l’Oratorio Santa Maria Assunta costruito nel 1572 per volere di Geronima Farnese moglie di Alfonso Sanvitale.

Ancora oggi la Rocca trasmette quel fascino tipico dei castelli nobiliari, con i merli Ghibellini a coda di rondine e i bastioni che affondano le basi nell’acqua ferma del fossato. Intorno al 1556, grazie a varie modifiche, perde l’aspetto militare trasformandosi in residenza signorile.

Nel 1600 il ponte levatoio viene sostituito da uno in muratura e molte finestre vengono ingentilite con graziosi balconcini rococò in ferro battuto. Affascinante è il porticato a piano terra così come lo è la quattrocentesca scala che conduce alla loggia superiore.

La Rocca è circondata da vecchie e antiche case color pastello che ricordano un tenue e sereno piccolo presepe.

Fontanellato sotto la pioggia
I colori di Fontanellato sotto la pioggia

Un po’ di storia

Il castello fu costruito nel 1124 per volere del marchese Oberto Pallavicino che ottenne il feudo in seguito ad uno scambio di terreni con i marchesi D’Este di Ferrara.

Nel 1300 la fortezza divenne proprietà dei Visconti di Milano che dopo aver innalzato il territorio di Fontanellato al rango di contea ne fecero dono ai fratelli Giberto e Gian Martino Sanvitale come compenso della loro fedeltà.

Alla fine del 1611 il conte Alfonso Sanvitale, insieme ad altri nobili del paese, fu accusato di aver preso parte alla congiura contro il duca Ranuccio Farnese. L’accusa comportò la confisca dei beni e la morte in seguito al taglio della testa, avvenuta sulla pubblica piazza il 19 maggio del 1612.

Dopo alcuni anni da questo triste evento il cugino Alessandro II Sanvitale, come riconoscimento per la devozione mostrata ai Farnese, ebbe il permesso di riacquistare la Rocca di Fontanellato dalla Camera Ducale che l’aveva confiscata.

Nel 1830 il Conte Luigi Sanvitale fece alcune modifiche ristrutturando diversi ambienti e realizzò l’incantevole giardino pensile oggi visitabile.

L’ultimo membro della famiglia Sanvitale fu il conte Giovanni il quale nel 1948 vendette la Rocca all’Amministrazione Comunale di Fontanellato che la adibì a sede Municipale disponendo alcune sale per la visita al pubblico.

Finalmente nel 1999 furono spostati gli uffici comunali e il castello dei Sanvitale divenne un bene culturale aperto a tutti.

la Rocca Sanvitale di FOntanellato

Entiamo nella Rocca Sanvitale di Fontanellato

Si entra nel castello raggiungendo la corte interna a pianta quadrata ingentilita da logge e finestre con decori in terracotta. Da qui si arriva al giardino pensile realizzato da Luigi Sanvitale con l’obiettivo di offrire alle dame l’opportunità di passeggiare in mezzo alla natura.

La famosa camera ottica

La torricella che chiude il giardino pensile un tempo era una piccola, angusta prigione, oggi è una camera ottica ideata dal conte Giovanni Sanvitale, uomo intelligente e geniale dalla spiccata passione per la fotografia.

Si tratta di una curiosità scientifica di fine ottocento, che consente di osservare, su uno schermo concavo, le immagini di chi transita nella piazza, pare che sia nato come gioco di società e non per spiare i sudditi.

Come visitare il castello di Fontanellato

Il primo piano è interamente arredato con mobili e oggetti del 1500.

Entrando negli appartamenti dei Sanvitale si viene accolti da un’atmosfera sospesa nel tempo, come se quelle stanze fossero ancora abitate e, sentendoci degli intrusi, si avverte l’imbarazzo di avere invaso un’area privata. Uno strano effetto dovuto forse dalle mura impregnate di energia di chi ci ha vissuto.

il castello di Fontanellato

Le pareti di queste stanze sono abbellite da affreschi e decorazioni femminili, nella famiglia Sanvitale le donne hanno sempre avuto un ruolo molto importante. Le ventidue lunette della sala delle armi mostrano divinità della mitologia classica particolarmente apprezzata alla corte rinascimentale di Fontanellato.

Un pezzo unico e interessante è il forziere con doppio fondo del 1600 dotato di dodici lucchetti manovrati da una sola chiave. Uscendo sulla loggia si ammirano le incantevoli grottesche affrescate dal famoso pittore Cesare Baglione.

Le stanze più belle della Rocca Sanvitale di Fontanellato

Tutte le stanze del castello sono interessanti e affascinanti, si visitano percorrendole una dentro l’altra in una sequenza dolce e armoniosa.

La sala da pranzo è abbellita dal notevole camino del 500 sulla cui cappa si legge: Virtus Ubique Refulgit (la virtù risplende in ogni luogo). Alle pareti si ammirano due nature morte di Felice Boselli famoso pittore Piacentino che amava firmarsi Felix, in qualche quadro dipingeva un gatto in sostituzione della firma. Questa sala è ricca e suggestiva, vale la pena visitarla.

Dalla sala da pranzo si entra in una piccola saletta dei costumi comunicante con quella del biliardo e della sala dei ricevimenti dove si ammira un pregiato clavicembalo del 600.

L’indimenticabile camera nuziale è arredata con autentici mobili del 500, e qui incontriamo il ritratto di Barbara Sanseverino Sanvitale, contessa di Colorno, donna di vasta cultura e intelligenza.

All’età di quattordici anni fu data in sposa al conte Giberto Sanvitale più vecchio di lei di trent’anni e non fu un matrimonio felice. Anche lei, insieme al conte Alfonso Sanvitale, fu accusata e giustiziata da Ranuccio Farnese.

la Rocca Sanvitale di Fontanellato

Nella galleria degli antenati, ampia e tetra, un tempo sala da ballo, abbiamo modo di ammirare una ricca serie di ritratti di personaggi della famiglia Sanvitale. Interessante è il calco in gesso di Maria, la bambina morta all’età di cinque anni e il famoso disegno a matita che le viene attribuito.

Scendendo al piano inferiore raggiungiamo il quartiere rinascimentale con la sala delle grottesche e quella del teatrino delle marionette che risale al 1820, dono della duchessa Maria Luigia d’Asburgo alla figlia Albertina avuta segretamente con il conte Neipperg.

L’incantevole opera del Parmigianino

Infine entriamo nella sala gioiello affrescata da Francesco Mazzola detto il Parmigianino.

La sala più bella del castello, è quella di Diana e Atteone. Affrescata nel 1524 dal giovane pittore Francesco Mazzola detto il Parmigianino, su richiesta del conte Galeazzo Sanvitale e la moglie Paola Gonzaga.

Le 14 lunette illustrano il mito di Diana e Atteone, un racconto tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. Atteone cacciatore e pescatore si aggira nel bosco con i suoi cani e avvicinandosi ad una fonte vede Diana insieme ad alcune sue ancelle che fa il bagno nuda. La dea offesa lo punisce trasformandolo in cervo e il giovane, rassegnato al castigo spietato, si lascia sbranare dai suoi cani che non lo riconoscono.

Per gli studiosi l’affresco ha un significato sfuggente. Fra le tante ipotesi sostengono che Paola e Galeazzo l’abbiano commissionato in memoria del loro primo genito morto nel 1523. Nemmeno si sa a che cosa fosse adibita quella piccola stanza. Alcuni sostengono che sia stato il bagno privato di Paola Gonzaga, altri optano per lo studio di Galeazzo Sanvitale. Ma l’ipotesi dello studio è improbabile, dato che all’epoca non c’era nemmeno una finestra.

La sala di Diana e Atteone della Rocca Sanvitale

La guida racconta che potrebbe essere nata come cappella per raccogliersi in preghiera in memoria del figlioletto morto. In effetti, la visione del roseto celeste, emblema Mariano, suggerisce la fede come unica consolazione al dolore. L’ambiente è reso suggestivo dalla scarsa luce e dall’uso chiaro dei colori, soprattutto sui volti che risplendono sullo sfondo verde scuro.

È un affresco meraviglioso, dove di ogni particolare se ne può fare un’opera. L’elemento più rilevante è il ritratto di Paola Gonzaga nelle vesti di Cerere, divinità della fertilità sia della terra che della donna partoriente.

La contessa assiste impotente alla punizione ingiusta inflitta al cacciatore, così com’è ingiusta la morte inflitta al neonato senza colpa. 

Fra le braccia della fanciulla dal sorriso enigmatico vediamo un bambino con la collata di perle e granati che, essendo simboli di morte precoce, fanno supporre che si tratti del figlio al quale è stata dedicata la stanza.

Si ammira l’opera in ogni suo particolare. Un capolavoro che sprigiona l’incantevole bellezza dell’Arte.

Il fantasma del castello è una bambina

“Se qualcuno vuole vedere o sentire un fantasma è proprio qui che deve venire”, così ha detto la guida. Noi siamo convinti che ogni castello abbia il proprio fantasma, così come non siamo convinti che qui si veda o si senta la contessa Barbara Sanseverino Sanvitale.

La contessa ha vissuto la maggior parte della sua vita nella Reggia di Colorno e non ha senso che vaghi a Fontanellato.

In ogni caso, secondo la leggenda si aggirerebbe nelle sale del piano nobile tenendo in mano la propria testa, mozzata nel 1612 in seguito alle accuse di Ranuccio Farnese.

In pochi credono a queste apparizioni e poco se ne interessano, mentre desta, piuttosto, grande curiosità la storia di Maria, la bambina di cinque anni che si sente nella Cappella di San Carlo.

I bambini ricoprono quell’aspetto inquietante che manca agli adulti. Tutti quelli che la sentono correre e giocare nella chiesa buia e silenziosa dicono che il momento è particolarmente suggestivo. Maria figlia di Albertina Montenuovo e Luigi Sanvitale amava la musica e soprattutto disegnare.

Si racconta che sia stato trovato un ritratto a matita in una stanza non aperta al pubblico e non conoscendone l’autore è stato attribuito alla piccola Maria. Questo disegno oggi è esposto nella sala degli antenati ed è il volto di una donna insignificante che pare eseguito dalla mano pesante di un uomo piuttosto che da quella delicata di una bambina.

Esperienze di mentalismo alla Rocca Sanvitale di Fontanellato

Gli appassionati dell’ignoto hanno rilevato fatti di energia compatibili con presenze paranormali sia nella galleria degli antenati che nella cappella di San Carlo.

Nel castello vengono effettuati periodicamente degli spettacoli in cui si esibisce un famoso mentalista che non crede assolutamente nei fantasmi. Questo sembra una contraddizione ma il suo obiettivo è quello di dimostrare che la percezione delle entità incorporee sia frutto di suggestione e predisposizione a interpretare erroneamente ciò che si vede o si sente.

Per noi smuovere energia senza credere pare un atteggiamento incoerente. Per chi è interessato lo show, come raccontato dal mentalista stesso, comprende un esorcismo, l’evocazione del fantasma della bambina e il famoso mentalista termina l’esibizione con la simulazione della propria morte. Assistere a questo tipo di spettacolo potrebbe essere più inquietante e spaventoso dell’incontro con un vero fantasma. Per avere qualche informazione in più e le date degli spettacoli esperenziali guarda il sito internet del mentalista Francesco Busani.

Come visitare la Rocca Sanvitale di Fontanellato

La Rocca Sanvitale è visitabile solo con una visita guidata. Queste visite hanno orari fissi al lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato alle ore 10.15-11.45-14.45-16.15. Mentre alla domenica e nei festivi la biglietteria resta aperta con orario 10.00-12.15 e 14.00-17.15, le visite guidatee partono ogni 30 minuti circa.

Inoltre da marzo a maggio è aperto anche il martedì con visite alle ore 10.15-11.45-14.45-16.15.

Nel sito internet della Rocca viene consigliata comunque la prenotazione ai visitatori singoli ed è obbligatorio per gruppi e scolaresche. Consulta il sito ufficiale per ogni aggiornamento eventuale, prima di organizzare il tuo viaggio a Fontanellato.

La magia del borgo di Fontanellato

La piazza che circonda il castello è annoverata tra i borghi più belli d’Italia.

Le case colorate come la tavolozza di un pittore sono tutte accompagnate dal fascino di un lungo porticato e avvolte da un silenzioso sapore antico. Pare che siano lì in difesa del castello, proprio come soldati pronti a proteggerlo.

Dall’eleganza del Borgo traspare la cura e la devozione dei cittadini che nell’accogliere i turisti lo mostrano pieni d’orgoglio.

Le luci dei bar, ristoranti e gelaterie hanno quel tocco di classe tipico di un ambiente raffinato e la sera raccoglie in un tepore di magica familiarità.

Un borgo meraviglioso che appaga lo sguardo e non lo si vorrebbe mai lasciare.

Anche nelle giornate di pioggia si continua a girargli intorno come se se ne volesse portare via un pezzo, e in realtà, più che portare via si lascia qualcosa di noi.

i colori di Fontanellato

La pasticceria dei sogni

Dopo la visita al castello, uscendo dal voltone vi apparirà calda e accogliente la pasticceria dei sogni.

Gustatevi un momento di relax seduti nell’ampia veranda o, se il tempo lo permette, nei comodi tavolini all’aperto. Si consiglia un caffè macchiato in tazza grande accompagnato dalle ottime e golose paste, preparate dalle mani magiche di una pasticciera bella come un fiocco di neve.

L’ambiente è invitante e i dolci esposti sono una tentazione, chi non l’ha mai provato vivrà l’esperienza di mangiare con gli occhi. Una sosta piacevole e la ragazza del bar è graziosa e molto gentile.

Cosa vedere a Fontanellato

Per concludere la visita a Fontanellato e nei suoi dintorni abbiamo per voi tanti consigli.

Segui i link dei prossimi articoli e completa la tua visita di questo borgo magico.

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