Siamo ispiratori di partenze e questa volta vogliamo ispirarvi a partire per un bellissimo viaggio tra i migliori vini sardi.
Noi mettiamo la bussola e la passione. Voi metteteci curiosità, narici e palato.
Sommario
La viticoltura in Sardegna
Questo viaggio comincia oltre tremila anni fa.
Ma che noiosi questi nuragici che non la smettono di primeggiare, pure quella del popolo con la vinificazione “industriale” più antica!
Da almeno tre millenni questi guerrieri pastori vinificatori si dilettavano ad alzare i calici alla Dea Madre all’ombra dei nuraghe.
Ma non solo per farsi gli aperitivi davanti al mare, pare che il vino lo producessero in grandi quantità e lo esportassero in tutto il Mediterraneo!
Solcavano i mari con tutti i loro vuoti a rendere antidiluviani in forma di centinaia di anfore da distribuire in tutti i mercati dei popoli mediterranei, che li attendevano con gioia!
Nuragici popolo di vinificatori
Questo almeno è quanto emerso da alcuni recenti ritrovamenti: appena cinque anni fa in un sito nuragico dell’oristanese sono stati riportati alla luce oltre quindicimila vinaccioli, perfettamento conservati grazie all’assenza di ossigeno, dimenticati per oltre tremila anni in fondo a dei pozzi sacri.
Questi semi di acini d’uva, grazie all’analisi al carbonio 14, hanno permesso una datazione piuttosto precisa e hanno portato a riscrivere la storia della vinificazione del mediterraneo.
Significa che fino a 5 anni fa si supponeva fossero stati i fenici e poi i romani a diffondere il Dio bacco nell’area e invece no, i nostri allegri nuragici erano i più antichi – facciamocene una ragione – ubriaconi del Mare Nostrum!
In effetti dovevamo capirlo per tutte quelle anfore che ci propinano in nei musei della Sardegna.
Classificazione dei migliori vini sardi
Cerchiamo quindi di conoscere meglio questa arte antica che ci emoziona tanto ancora oggi, rendendoci allegri, meditativi e di compagnia.
Entriamo nel magico mondo dei vini sardi, cominciando con qualche classificazione per orientarci meglio.
I vitigni autoctoni della Sardegna
Cominciamo dal principio.
Quali sono i principali i vitigni autoctoni in Sardegna? Anzi, che significa autoctono?
Con riferimento al vino è autoctono quel vitigno che è nato e si è sviluppato in un preciso luogo geografico adattandosi al territorio che lo ha ospitato fin quasi a fondersi con esso.
Quindi non è detto che un vitigno autoctono sardo sia proprio nato in Sardegna millemila anni fa ma può essere stato trapiantato appena qualche centinaia di anni fa ed essersi ormai fuso quasi a considerarsi indigeno, così come un vitigno autoctono sardo può diventare tale da qualunque altra parte del mondo, a patto che il terreno lo accolga, lo ospiti e lo faccia suo.
E’ importante capire quali sono i vitigni autoctoni in Sardegna perchè capirete ben presto che tutto ciò che non è autoctono non ha trovato un grande seguito nell’isola.
L’utilizzo di vitigni internazionali, che è stato tentato anche in Sardegna, non ha avuto un grande seguito, rispetto ad altri territori italiani.
Insomma l’identitarismo sardo si sviluppa anche nello scegliere quali vitigno sviluppare e commercializzare e i vitigni forestieri non sono riusciti ad avere la meglio sulle uve locali.
E’ una questione culturale: vitigni e buoi dei paesi tuoi. Per affezione, identità, per identificazione con le caratteristiche del vitigno stesso del quali i sardi condividono sicuramente parte del dna.
Insomma è il vitigno che assomiglia al sardo oppure è il sardo che assomiglia al vitigno? E voi ci avete mai pensato se il vostro carattere è più simile a quello di un cannonau o di un vermentino?
Classificazione dei migliori vini autoctoni sardi
E’ tipico del sardo, e della sua lievissima connotazione identitaria, portare avanti le cose che gli appartengono. In questo caso i vitigni locali, proprio come stiamo facendo noi infatti, che scegliamo di parlare dei vini autoctoni 🙂
Ci sono tantissimi vitigni autoctoni sardi, vediamo quali sono i principali:
- Cannonau
- Vermentino
- Bovale
- Monica
- Nasco
- Cagnulari
- Carignano
- Malvasia
- Moscato
- Nuragus
- Vernaccia
- Torbato
- Girò
- Semidano
E ora che sappiamo quali sono, direi di cominciare ad assaggiarli, uno per uno, ma prima di partire altre due precisazioni e classificazioni di base.
Le denominazioni presenti in Sardegna
In Sardegna ci sono numerose etichette che possono vantare il marchio DOC E IGT, rientranti adesso nei più generici marchi europei DOP e IGP.
Mentre l’unica etichetta DOCG presente in Sardegna è quella del Vermentino di Gallura.
Le diverse forme di viticoltura in Sardegna
Girando per la Sardegna noterete che i vigneti fanno parte integrante del paesaggio.
Vi sono tante forme di viticoltura quante sono le sfumature territoriali:
- La viticoltura su sabbia, a due passi dal mare
- L’invecchiamento sotto il mare
- La viticoltura nei suoli granitici della Gallura
- Le vigne di alta montagna della Barbagia
- La viticoltura nei suoli calcarei
- Le vigne sui suoli argillosi del sud Sardegna
Il museo del vino
Per approfondire la storia e la conoscenza del vino in Sardegna vai a visitare il museo del vino di Berchidda. Troverai storia, cultura, tradizione, curiosità e tanti assaggi!