Sommario
Escursione all’isola di Tavolara
La storia del Regno di Tavolara somiglia a quella del Piccolo Principe di Saint – Exupéry, con la differenza sostanziale che in questa storia non disegneremo pecore ma capre da denti d’oro.
Le storie delle isole sono sempre appassionanti, ed in questo caso parliamo addirittura di una minuscola isola di un’isola, situata nel nord est della Sardegna, al largo di Porto San Paolo.
Non sembra neppure un’isola, ma un drago immerso a metà nel mediterraneo occupato in parte da una base militare americana.
Ma cosa ci sarà poi di tanto interessante in un’isola che contiene il Regno più piccolo del mondo, la terra emersa che può vantare la più alta percentuale di storie e leggende per metro quadro di terreno calpestabile?
Per non parlare dei suoi abitanti silenziosi e ruminanti, le famose e nascoste caprette dai denti d’oro.
Ma andiamo con ordine.
Mi disegni una capretta?
C’era una volta un giovane che un bel giorno si mise per mare alla ricerca di una nuova terra…
da condividere con la sua famiglia e approdò non su un pianeta lontano ma su quest’isola. Si accorse subito che la terra non era generosissima ma era abbastanza per vivere dignitosamente.
E durante la sua permanenza, proprio come il biondo piccolo principe, ebbe la visita di vari personaggi singolari.
A cominciare dalle famose caprette di Tavolara, la cui leggenda nella leggenda narra che avrebbero i denti d’oro ma vi svelo subito che si tratta di denti semplicemente ingialliti dal loro cibarsi di erbette locali che per noi sarebbero letali ma che il loro stomaco è perfettamente in grado di digerire.
Successivamente raggiunse l’isola un altro personaggio che guarda caso era proprio un vero re e che fu salvato da un violento naufragio dall’unico abitante dell’isola.
L’isola di Tavolara
Si presentò al nostro “Adamo” di Tavolara con tutti i suoi titoli nobiliari e lui, per niente impressionato dagli aristocratici, con tutta la sua faccia tosta, rispose “e io sono il re di questa terra” autoincoronandosi in quel preciso istante.
Il vero re fu molto colpito dalla bellezza della terra e dalle caprette d’oro di inestimabile valore e per la riconoscenza dovuta al suo salvatore trattò il signor abitante come suo pari, raccontando poi, una volta ritornato nelle sue terre, di essere stato salvato da un re in persona.
Il re di Tavolara e il Regno più piccolo del mondo
Questa storia ed in particolare la questione aurifera e odontoiatrica si diffuse negli ambienti nobiliari ed arrivò alle orecchie di Carlo Alberto di Savoia che decise di fare un sopralluogo personalmente.
Ecco che il re fu accolto con tutti gli onori e riconobbe ufficialmente come primo Re di Tavolara il signor Giuseppe Barteleoni.
Certo il Re di Tavolara ha avuto dei colpi di fortuna però è stato anche astuto e coraggioso.
La terra nella quale approdò non doveva sembrare troppo ospitale però la regola d’oro, per restare in tema, è quella che ci suggerisce il buon Roosevelt dalla sua isoletta minuscola di Manhattan, valida anche dall’altra parte del mondo.
“fare il meglio che si può, con ciò che si ha, nel posto in cui ci si trova”
E pare che il primo Re di Tavolara ne sia stato capace, almeno a vedere i sorrisoni delle foto delle lapidi delle poche generazioni di regnanti che riposano nel minuscolo cimitero di Tavolara e che potrete andare a visitare con una breve e bellissima passeggiata dal porto.
La leggenda rimane, anche se il regno e i titoli sono stati più volte contestati.
Si narra che la nomina ufficiale sia depositata presso la Prefettura di Sassari dal 1836 e che a Buckingham Palace ci sia lo stemma dell’Isola di Tavolara nel salone del palazzo dedicato a tutti i regni del mondo con la dicitura “Regno di Tavolara, il regno più piccolo del mondo”.
La passeggiata attraverso l’isola
L’aureo “vizio” di fare del proprio meglio è stato proseguito sapientemente dalle guide che gestiscono l’isola.
Le guide hanno creato un percorso panoramico per tutti, per niente faticoso e che attraversa la parte libera dell’isola – una parte infatti è base militare.
Lungo i sentieri vi sono dei pannelli informativi circa la flora, la fauna locale, le spiegazioni sulle origini geologiche del roccione (la schiena del drago) che si può scalare solo se espertissimi scalatori oppure caprette!
Superato il suggestivo mini cimitero accarezzato dalla brezza del mare si arriva alla parte finale dell’isola, Punta Spalmatore, attraversando una stretta lingua di sabbia circondata da mare trasparente e accogliente. Vi consiglio di mettervi il costume e di godere di quell’acqua rinfrescante.
Escursione all’isola di Tavolara: come arrivare
Nell’isola si arriva con dei traghetti che si prendono da Porto San Paolo; la breve traversata vi accompagna al porto di Tavolara dove troverete alcuni ristoranti e un centro informazioni. Nei pressi del porto si trova anche l’incantevole sede del festival del cinema di Tavolara.