Al netto delle bellissime spiaggie, degli scorci suggestivi e romantici, ci sono molte altre cose da vedere sull’isola di Caprera, a cominciare dai luoghi dove Garibaldi progettò rivoluzioni e unificazioni.
Sommario
Caprera e Garibaldi
Giuseppe Garibaldi acquistò l’isola di Caprera nella seconda metà del 1800, un pezzettino alla volta. Forse perchè era il punto più vcino alla sua Francia, dove nacque, forse perchè aveva bisogno di un rifugio segreto dove impostare il suo quartier generale necessario per organizzare grandi imprese.
Il Compendio Garibaldino
Tra le cose più importanti da vedere a Caprera, c’è l’amata casa nonchè ultima dimora di Garibaldi, rimasta come la lasciarono lui e la sua famiglia.
Prima di entrare rifletti: non stai entrando in una casa disabitata qualunque, ma in una casa dove le persone si incontravano per fare la storia, dove si confrontavano sulle questioni più importanti per la vita di ogni individuo: i diritti e le libertà.
Cosa vedere a Caprera: la Casa Bianca
Girando per le stanze emerge la personalità di ciascun abitante. Come quando nei film americani qualcuno entra nella camera da letto di un adolescente, che già fornisce molti indizi sul carattere dell’assente (o sul motivo per cui sia sparito)..
Prendetevi tutto il tempo che vi occorre per osservare le camere da letto. Da una stanza all’altra, osservando gli oggetti e gli arredi si può capire tanto di tutta la famiglia.
Il figlio prediletto Manlio che cercava di rendere orgoglioso il padre con la sua carriera in accademia, la figlia Clelia intimidita dal cognome ma con il carattere rivoluzionario della madre. La figura di Anita, che finalmente guadagna la sua meritata parte nella storia.
Emerge una famiglia tecnologica grazie ad alcuni oggetti decisamente all’avanguardia per l’epoca, quali la pompa per l’acqua in cucina e il giradischi.
Una famiglia interessante
Siamo entrati per conoscere meglio Giuseppe, abbiamo conosciuto tutti i componenti della famiglia. La nostra Anita rivoluzionaria in tutto il suo Dna, che ispirò il condottiero, il figlio, la figlia e anche la fedele cavalla.
Tra le parti più interessanti le vetrine riservate all’abbigliamento. Perchè si può fare la rivoluzione anche con i colori e i tessuti degli abiti che si sceglie di vestire. Ma questo lo sappiamo bene!
Ogni cosa non è casuale, ogni scelta è simbolica. Dal jeans scelto, per favorire il commercio di Genova, anticipando di circa un secolo una moda intramontabile. Al colore rosso delle camicie dei suoi eserciti, iscpirati alla rivoluzione dei gauchos sudamericani. Per non parlare dei suoi cappellini o del poncho. Leggendo le note tra i reperti scoprirete che anche le scelte di vestiario di Garibaldi erano da carichi di significati e portatori di valori.
Arriviamo nelle stanze di Garibaldi con il suo scrittoio, le poltrone, le sedie a rotelle, solo un problema fisico poteva tenerlo fermo. Tutto è rivolto ad una voglia di evasione e conoscenza e se proprio il mio corpo mi blocca e mi ingabbia allora scelgo un punto che sembra darmi la forza per balzare avanti verso l’infinito riempito dal mare.
Un momento molto commovente è il letto di morte, orientato verso il mare, dicevano verso Nizza, e il calendario fermo alla data della morte, il 2 giugno 1882, con l’orologio alla parete fermo all’ora della morte, le 6.20.
Il cimitero di famiglia
Proseguiamo la visita uscendo dalla casa, attraverso il giardino che gode di un panorama davvero invidiabile, e tra i profumi mediterranei si arriva al piccolo cimitero della famiglia.
La cavalla Marsala
La lapide in ricordo della fidata cavalla Marsala che sostenne Garibaldi in battaglia si trova nelle stalle insieme a tanti oggetti e utensili dell’epoca.
A proposito di cavalli non perdete l’occasione di visitare l’isola proprio a dorso di un cavallo. Prenotatevi al centro di eqiuitazione cavalla marsala. al tramonto attraverserete spiaggie, salirete su promontori per osservare il tramonto sul mare infinito e pacifico. Un modo originale e indimenticabile di conoscere bene l’isola.
Garibaldi fu ferito
Nel grande giardino troverete un albero… con la stampella! Si dice che gli animali finiscono per assomigliare ai padroni, questo vale anche per le piante! Anche il gigantesco Pino Marittimo del giardino, come colui che lo piantò personalmente in occasione della nascita della figlia, ha la sua stampella!
Memoriale di Garibaldi
Tra le cose da vedere a Caprera, a soli 4 Km dal compendio Garibaldino, troverete il memoriale, sito proprio su una fortezza e dalla quale si godono bellissimi sterminati panorami.
Cose curiose da fare alla Maddalena e a Caprera
Sei incuriosito dal visitare l’arcipelago della Maddalena? Beh hai ragione ad esserlo, prosegui la scoperta con le altre cose più curiose di questo bellissimo arcipelago.