Cosa mangiare a Carloforte: i piatti tipici della cucina tabarchina spiegati per bene

COsa mangiare a Carloforte

Cosa mangiare a Carloforte: oltre al Tonno Rosso, il re della cucina tipica carlofortina (detta tabarchina) c’è tanto altro da degustare. Vediamo quali sono i piatti più famosi, spiegati per bene.

Gli antipasti

La capunada o caponata

Un piatto che nasce povero ma saporito e che la cucina contemporanea ha reso gourmet e iconico. Contiene verdure, tonno e udite udite del pane ammollato, il big tra gli ingredienti del riciclo e dunque del rinnovo! Troverete questo piatto come piatto unico oppure come tapas tra gli antipasti.

Antipasti di Carloforte
Nei piatti di antipasti misti troverete tapas di capunada e di cipolla ripiena di Carloforte

La cipolla di Carloforte

Per i carlofortini è un grande orgoglio: la famosa cipolla di Carloforte viene servita nei piatti di antipasti misti carlofortini, ripiena e al forno, deliziosa e saporita. Non è solo una cipolla, è la cipolla!

Cosa mangiare a Carloforte: i piatti della tradizione

Il cascà

            Il cascà carlofortino non è altro che una versione locale del cuscus africano. Un altro piatto tipico che rivela le origini o le contaminazioni acquisite dalle popolazioni durante le loro vicissitudini e le scorrerie piratesche subite. Il cuscus carlofortino è dunque un atlante geografico e storico di questa popolazione. Ogni granello racconta la provenienza del popolo carlofortino e il loro punto di arrivo.

            “Perché il cascà, a Carloforte, non è una semplice pietanza, (…) è un ponte tra passato e presente, una vecchia carta nautica in cui sono tratteggiate per l’eternità, le rotte del gusto di un popolo fiero, benevolo e alacre”. Tratto dal bellissimo libro di viaggio Carloforte e l’Isola di San Pietro – Il Mediterraneo in miniatura, Vanni Editore.

            Ma cosa è il cuscus? Si tratta di granelli di semola e acqua, massaggiati con grande devozione fino a ottenere la grandezza e consistenza voluta, con aggiunta di olio e un mix segretissimo di spezie orientali, soprattutto cannella. Questi granelli di oro di terra Carlo-Tabarchina vengono poi cotti al vapore nella couscoussiera per circa tre ore, e, a differenza del couscous africano, in genere ha solo la versione vegetariana.

couscous di Carloforte
Ogni granello di couscous è un globo terrestre

Cosa mangiare a Carloforte: ogni granello è un atlante geografico

            Nel nostro girovagare per i ristoranti carlofortini non sempre lo abbiamo trovato nei menù. Anche se è piatto idolatrato e piatto della festa comunque non ritengo sia celebrato adeguatamente nei menù. Lo trovate invece in tutte le gastronomie, vista la sua leggerezza e il suo sapore lo considero un ottimo piatto da spiaggia. Non è un’eresia. Ordinatelo nella gastronomia sotto il vostro bed and breakfast e la mattina portatevelo al mare. Secondo noi è un must nel cesto da pic nic del turista di Carloforte da spiaggia (non dimenticate anche la focaccia). Immaginatevi dopo un bel bagno esploratore e rinfrescante mescolare i sapori salmastri di questo Mediterraneo con i profumi delle spezie dell’altra parte del Mediterraneo. Ogni granello è un globo terrestre.

            Il cascà viene invece adeguatamente celebrato durante la sagra che si tiene ad aprile con vari appuntamenti: troverete il laboratorio gastronomico per imparare a cucinarlo con maestria, assaggi vari e tanti spettacoli e appuntamenti a corollario.

La Bobba

            Altro piatto tipico tabarchino, una sorta di passato di verdure cremoso ottenuto con fave secche e altre verdure.

            È il piatto del ricordo: la minestra povera che si cucinava per rifocillarsi dopo una giornata stancante per esplorazioni marinare.

            Troverete la Bobba spesso nella carta dei ristoranti e ve la serviranno con gioia perché è il loro piatto dell’orgoglio, della tradizione.

            Un altro piatto-atlante di vita e generazioni, una saporita minestra di fave e verdure, condita con anni di ricordi, fatiche e vita. Anche questa minestra ci racconta una pagina di storia e di indipendenza di un popolo.

Primi piatti

Cassulli, Macaruni e Curzetti

            Sono i primi tipici di pasta fresca carlofortina. Trattasi in tutti i casi di semola e acqua, differiscono per la forma e per l’umidità dell’impasto, cioè per la proporzione tra acqua e semola. I più tipici sono i Cassulli, una sorta di malloreddus un po’ più grande, in genere condito con la salsa tipica cioè pomodoro e qualche cucchiaino di salsa al pesto fresco.  I Maccaruni sembrano trofie mentre i Curzetti sono una sorta di orecchiette.

cosa mangiare a Carloforte da Andrea
Tra i primi da provare a Carloforte le lasagne al tonno con gocce di pesto (forse non è un piatto tipico ma è realizzato con ingredienti locali freschissimi). Provatele al Ristorante da Andrea

Pasticcio alla carlofortina

            Piatto prelibato, saporito, è costituito dai vari formati di pasta più tipici conditi con salsa di pomodoro, tonno e pesto. Sembra un ricco piatto svuota avanzi prelibati.

I panificati

La farinata

            La farinata o fainè non ha bisogno di presentazioni ma tradiscono le tradizioni liguri di questa popolazione con antenati dall’origine multipla. Per chi non la conoscesse corra velocemente al riparo ordinando qualche fetta di farinata cioè farina di ceci, acqua e olio. Per un finger food saporito fai piccoli quadratini di farinata e aggiungi mezzo cucchiaino di stracchino e un pezzo di pomodorino.

La panissa

            Mentre la panissa è sempre farina di ceci fatta solidificare e fritta, simile alla polenta.

Le focacce liguri

            Sulle focacce i carlofortini si sono proprio sbizzarriti, tonde, quadrate, condite alla mediterranea, alle cipolle, con farine particolari e addirittura infornate due volte per diventare croccanti. Dovete assaggiarle tutte, ecco un elenco delle nostre preferite e dove trovarle:

  • Pizzeria Panzalis Adalgisa – da Gisa via Roma 26: la migliore farinata di Carloforte con tradizione di lunghe generazioni;
focaccia
La focaccia di Carloforte è buonissima, è molto simile a quella ligure ma la troverete in tantissime varianti

Le gallette

            Le gallette nascono dalle esigenze dei pescatori che avevano bisogno di sostentarsi a lungo durante la permanenza lontana dalla terraferma. Quelle originarie di un tempo erano durissime, si dovevano per forza ammollare nell’acqua del mare per poterle masticare, quelle di oggi che troverete in buste e confezioni multiple nei supermercati e negozi tipici sono un po’ più umane di consistenza. Oggi si usano come ingrediente per vari piatti, tipo la capunada oppure nella bobba come crostini.

Cosa mangiare e dove mangiare a Carloforte

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