Durante il nostro ultimo viaggio in Sardegna, a spasso per il centro dell’isola, ci siamo imbattuti nelle famose Distillerie Lussurgesi dove abbiamo assaggiato l’abbardente scoprendo un’altra eccellenza di Sardegna.
Sommario
Abbardente: significato
Le Distillerie Lussurgesi nascono a Santu Lussurgiu, culla dell’abbardente.
Abbardente viene dall’unione di due parole, una sarda abba che significa acqua e ardente. E’ un ossimoro forse, significa acqua di fuoco, e riassume la buona prassi di non farsi mai ingannare dalle apparenze. Questa abba trasparente è tutt’altro che rinfrescante e leggera. E’ acqua che infiamma. Ed è quanto meno ironico che la culla dell’abbardente sia Santu Lussurgiu, paese di montagna del centro Sardegna sito in un vulcano spento dove continuano ad ardere le fiamme di questo caldo elisir.
La storia dell’abbardente e del filu ‘e ferru
Gli abitanti di Santu Lussurgiu sono famosi per inventato l’acqua calda che in buona parte producevano più o meno di nascosto nelle loro cantine. Quando è arrivato il perido del monopolio e le produzioni dovevano essere assoggettate a tassazione, per evitare l’imposizione e le sanzioni i lussurgesi riempivano le bottiglie e le legavano ad un filo di ferro. La bottiglia veniva seppellita in una certa zona del monte e nascosta così agli occhi degli ispettori doganali, ma facile da ritrovare per chi sapeva dove aveva nascosto il suo tesoro.
Da qui nasce il filu ‘e ferru, l’altro nome dell’abbardente, il filo di ferro. Ho sempre pensato fosse onomatopeico dall’acqua ardente e ferrosa, che raschia nella gola, la sua ruggine attizza fiamme rosse.
Forse ancora oggi nn si affronta bene la venuta degli ispettori che conteggiano i litri prodotti e l’imposizione conseguente, ma fa anche questo parte del rituale di produzione.
L’abbardente delle Distillerie Lussurgesi
Per assaggiare la migliore abbardente di Santu Lussurgiu occorre andare nelle Distillerie Lussurgesi. Andateci ben forti, sopratutto nel corpo perché di spirito ne troverete già parecchio lì.
All’ingresso sembra una piccola bottega, anche polverosa. Alle pareti ricordi di vecchie bevute, di premiazioni e riconoscimenti. Lettere di stima, di incoraggiamento e di buon augurio. Vecchi oggetti e strumenti di lavoro del passato come un piccolo museo etnografico sardo. Come la cantinetta di nonna dove ogni volta che scendevi trovavi sempre vecchi oggetti che raccontavano storie conosciute o ancora nascoste. E lo stesso odore della cantina di nonno, con tutti i suoi alambicchi e gli esperimenti che venivano fatti assaggiare quando passava da casa il vicino per un saluto, o per Natale tutti insieme attorno al tavolo,
Noi siamo entrati senza impegno e senza appuntamento, alle due del pomeriggio di una caldissima gionata estiva! Abbiamo trovato una giovane commessa, preparata e gentile. Venite, venite pure ha detto dolcissima ma non sapevamo che da lì a poco sarebbe cominciata la nostra iniziazione all’abbardente e avrebbe tirato fuori per noi qualunque elisir ad altissima gradazione alcolica.
Ogni pianta, radice, bulbo, presente nella terra di Sardegna è stato trasformato in filu ‘e ferru, grappa o liquore e perfino in marmellata o cioccolata.
Come nasce l’abbardente in un vulcano spento
L’accoglienza è fantastica, persone con occhi sinceri senza fronzoli, orgogliosi della loro identità e dei loro prodotti. La storia delle distillerie lussurgesi è relativamente recente. Una delle storie di autoproclamazione di libertà delle quali si sente parlare in questi anni. Un sognatore che faceva il meccanico con questo sogno nel cassetto a fermentare. Un giorno ha trovato tutte le condizioni, tirati furi appunti e coraggio dal cuore e dal cassetto ha creato questa piccola grande distilleria.
Il metodo di produzione e la qualità sono quelle storiche, la visione e le idee sono contemporanee e visionarie, come vedrete dall’assortimento della loro offerta.
I prodotti delle distillerie lussurgesi
I prodotti di punta sono tanti, in tante categorie merceologiche, non posso elencarvele tutte, dovete andarci di persona e con pazienza e, dopo tantissime prove e assaggi, scoprirete ciò che fa per voi.
Cominciate dalle varie abbardente, affinate in botte o aromatizzate. Sentite il sapore intenso di granito invecchiato in botti di rovere,
Provate il loro mirto sardo sotto il brand “judu”. Liquori vari di ogni pianta possibile sotto il marchio “Anima Sarda”.
Cioccolati ai liquori o al mirto che si chiamano Lussurgesi. Grandi scrigni di cioccolato con un cuore ardente di passione.
Nel periodo natalizio provate i panettoni al mirto e all’abbardente, come faremo noi quest’anno!
Varie marmellate all’abbardente e al fico, le “spirituose”. Noi le abbiamo comprate e da allora le nostre colazioni sono molto più divertenti!
Anche le confezioni sono ben studiate, scatole di cartone robusto, come i loro sapori.
Dopo tutto questo assaggiare, queste sperimentazioni e risate in compagnia non saprete più se siete nella bottega di mago Merlino tra alambicchi e pozioni magiche o nella bottega di un mago lussurgese doc che fa parlare le botti di rovere.
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