Il Castello o Rocca di Soragna è uno dei castelli più belli del Parmense perché sorge in un Borgo avvolto da una pacata, silenziosa magia.
Il paese è adagiato nella Bassa Pianura Parmense sulle sponde del torrente Stirone, a poco meno di trenta km da Parma.
Sommario
Il Paese di Soragna
Percorrendo il viale che conduce all’entrata del castello si respira pace e serenità. È una breve passeggiata, un preludio alla meraviglia che ci attende, dunque consigliamo di assaporarla lasciandosi avvolgere dalla brezza che accarezza il viale alberato, spesso assorto in un’atmosfera dal sapore malinconico.
Pur non essendo chiuso al traffico, il centro è immerso in un silenzio confortante. Abituati al caos e alla frenesia Soragna appare come un luogo fermo nel tempo, dove non sorprenderebbe vedere una carrozza attraversare la piazza o una dama del settecento muoversi verso la Rocca. Abbandonarsi all’incanto di queste emozioni prepara a uno stato d’animo ideale per affrontare la visita che ci attende.
L’ingresso al Castello di Soragna
Il castello conosciuto come la “Rocca Meli Lupi di Soragna” fu costruito nel 1385. Nel corso del tempo ha subito diverse modifiche, per esempio, prima esisteva un ponte levatoio, adesso il ponte è in muratura del 1600.
L’ingresso del castello è sorvegliato da due leoni in marmo bianco che tengono una palla tra le zampe anteriori e risalgono al 1700. La maggior parte degli oggetti che arredano il castello oscillano tra il 1500 e il 1700 e tutti sono autentici.
Attraversando il portone si accede al maestoso cortile dove si ammirano le due statue che simboleggiano la Pittura e la Scultura e quelle raffiguranti Diana e un giovane che calpesta una testa mozzata. Affascinante è il porticato ad archi ricoperto di affreschi del 400, un suggestivo cielo stellato di rami e foglie di vite.
La sala del Baglione
Dal porticato si accede alla sala del Baglione o delle grottesche, così chiamata perché affrescata dal pittore Cesare Baglione. Il quale trovò proprio nelle grottesche – figure ibride, metà uomo e metà animale o vegetale – la sua espressione artistica più efficace. Questa sala è considerata il capolavoro dell’artista, al quale sono attribuiti dipinti che si trovano in altri castelli del Parmense. Dalle grottesche si accede alla Sala Gialla, che prende nome dal colore degli affreschi che sono stati staccati da un salone privato al primo piano e riportati su tela, raffiguranti episodi della vita di Ercole. La stanza è infatti chiamata anche Sala d’Ercole.
Il castello di Soragna: residenza per eredi e fantasmi
Non tutto il castello è visitabile dal momento che è ancora abitato dalla famiglia Meli Lupi. Questo particolare, tuttavia, non toglie interesse al percorso, anzi, lo arricchisce dando un tocco di giocosa invadenza al visitatore che entra e guarda.
Significative sono le parole del principe Meli Lupi citato dalla guida che ci accompagnava per le stanze del castello: “Questo non è un museo. Questa è casa mia”.
Nonostante non si abbia accesso a tutte le sale, gli ambienti visitabili sono molti e molto interessanti. Le stanze tra le quali si snoda la visita guidata sono 17, nel tempo di un’ora. Quello che il castello offre è talmente intenso di ricchezza e splendore che quasi abbaglia, e non bastano gli occhi per ammirare l’avvolgente Sala degli Stucchi fittamente ricoperta da pitture e figure allegoriche. Senza trascurare l’opulenza della Sala Rossa e la Camera Nuziale con baldacchino riccamente intagliato e specchi incorniciati da solchi dorati.
Il castello di Soragna: cosa non perdere
Si esce dal castello soddisfatti e arricchiti, con il desiderio di raccontare la propria esperienza soffermandosi su quello che più ci ha colpito. Non vorremo tralasciare niente, ma per non togliervi il gusto della scoperta, rivolgiamo l’attenzione sui momenti che ci hanno coinvolto in modo particolare.
La galleria dei poeti
Ad esempio la Galleria dei Poeti, lunga sessantadue metri è abbellita da decorazioni a quadrature con paesaggi e tabelle recanti brani poetici. Restando immobili sulla soglia si ha l’impressione di vedere un quadro in campo lungo, decorato da busti marmorei e illuminato da eleganti applique in ferro battuto. La Galleria ha l’aria di un luogo sacro e incute un certo disagio, come se si temesse di ferirla calpestandola. La luce proveniente dalla porta finestra, posta in fondo al corridoio, agisce come un forte richiamo. Lentamente si entra accompagnati dalla sensazione misteriosa di essere risucchiati, divorati, provando l’effetto di trovarsi nel ventre di una balena. Raggiunta la porta finestra si accede ad un terrazzino che si affaccia su un romantico laghetto. L’aria ci riporta alla realtà togliendoci quel leggero stordimento vissuto nel lungo corridoio, un po’ di relax prima di ripercorrerlo per tornare indietro.
Il giardinetto
Il giardino all’Inglese è racchiuso da un muro di cinta, disseminato di nicchie che ospitavano le statue che attualmente sono sparse nelle varie zone del parco. Si ammirano Ercole, Minerva e altre divinità mitologiche, oltre a suggestivi alberi secolari. Lungo il percorso ci viene incontro l’elegante costruzione neoclassica conosciuta come Cafè Haus.
La serra
Vediamo poi la serra e un abbeveratoio in marmo bianco di fine 600 che sbuca dai verdi cespugli, come un’anima in agguato. Ma è la serra l’edificio più suggestivo, con i suoi vetri opachi e le colonne sgretolate. Abbandonata allo scorrere inesorabile del tempo e dimenticata dalla mano attenta del restauratore. Tuttavia, racchiude in sé, insieme al fascino misterioso del passato, un segreto per sempre sconosciuto.
Il fantasma della Donna Cenerina
Tutto è affascinante nel castello di Soragna: i preziosi arredi, il tripudio di opere d’arte, stucchi e affreschi. Ma la storia più avvincente è quella del fantasma di Cassandra Marinoni, conosciuta come Donna Cenerina.
Per conoscere la leggenda del castello di Soragna e scoprire dove incontrare la vera indiscussa padrona di questa Reggia continua con la lettura qui.
Come visitare il castello di Soragna
Il castello è visitabile con una visita guidata della durata di un’ora e dal costo di 10€ per adulto.
Le visite si svolgono durante l’arco di tutta la giornata, distribuite tra il mattino e il pomeriggio e iniziano ad ogni ora nel periodo invernale e ad ogni mezz’ora nel periodo estivo. Consulta le informazioni precise ed aggiornate ed eventuali riduzioni di prezzo a questo link.
Come visitare i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza
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Articolo scritto da Mary e Vero