Quando vi ritroverete a visitare Reykjavik avrete una certezza: siete in una delle città più cool d’Europa.
Certo è controintuitivo che la città più cool d’Europa sia anche quella più a Nord, che si affaccia sul Circolo Polare Artico.
In effetti è questa la sensazione che si respira quando ci si trova dentro i suoi locali dove ci si appaga di birre e musica, oppure dinanzi all’ambizioso progetto architettonico dallo stile gotico basaltico della grande Chiesa Luterana di Reykjavík o dentro la sua “Harpa”. Ma altrettanto spesso sembra un grande villaggio di pescatori che ha mantenuto la sua autenticità.
Sommario
Visitare Reykjavik, la città più cool d’Europa
Si tratta di una città piccola ma non piccolissima, ha pochi abitanti, circa un islandese su due abita qui nella capitale.
Tra i suoi punti di forza e da non perdere ci sono:
- l’architettura e l’arte in generale che lascia il segno nelle sculture disseminate in città e nei murales, troverai musei molto particolari e unici nel loro genere;
- la vita notturna, la musica che affolla i locali, i fantastici e accoglienti Kaffè e i ristoranti buonissimi.
È una città cosmopolita. Non pensare che siccome è lontana e all’estremo Nord i suoi abitanti siano tutti rozzi, malinconici e solitari. Beh ci saranno senz’altro anche alcuni abitanti così, come dappertutto, ma in realtà si tratta di una popolazione allegra e gioviale. Li ritroverai molto spesso belli e alti, in stile vichingo nei bar e nei locali dove c’è sempre musica. Ci sono tanti studenti e gli uomini tengono molto al loro stile hipster e ai loro barboni, biondi, scuri e rossicci.
La storia di Reykjavik
La leggenda o forse la storia dicono che verso l’871 d.c. il primo colonizzatore d’islanda decise che avrebbe insediato il primo villaggio in Islanda dove sarebbero stati rinvenuti i suoi paletti, cioè dei pali di legno, che a quanto pare adornavano il trono dei capi vichinghi. Lì lascio andare alla deriva in mare e dopo un certo periodo invio i suoi fedeli a cercarli, per vedere dove si erano arenati. E fu così che Reykjavik divenne il primo insediamento.
Il nome Reykjavik, inoltre deriva dalla lunga coda di fumi bianchi sprigionati dalle varie pozze gootermiche, è quindi detta la baia dei fumi.
Ma questo insediamento crescerà economicamente e si popolerà trasformandosi da villaggio in città durante la seconda guerra mondiale quando l’aeroporto di Keflavik divenne strategico nella guerra degli alleati.
Una data storica per l’Islanda è il 2008, l’anno della grande crisi economica. In quell’anno aumentarono i suicidi e la tristezza dei suoi abitanti – si dice che infatti i cuoricini nei semafori furono installati in quel momento per diffondere un pò di senso di incoraggiamento tra gli abitanti depressi e rimasti senza un soldo a seguito del tonfo delle borse. L’economia islandese era enormemente collegata alle bolle finanziarie che esplosero nel 2008 e la popolazione si trovò indebitata quasi dall’oggi al domani, O almeno ne fu consapevole in poco tempo. Ma è stata leggendaria sopratutto la reazione degli islandesi che riuscirono a ripulire – anche se per poco – la politica dai corrotti e riprendere il sorriso.
Il turismo a Reykjavik
Sì, perché si tratta di una città sorridente, al contrario di ciò che si pensa. Solo perché è molto settentrionale e si attraversano mesi piuttosto bui non significa che siano meno gioviale di noi mediterranei.
In questi anni il turismo islandese è incredibilmente decollato. Alcuni dicono sia dovuto al fatto che quando il famoso vulcano, quello dal nome impronunciabile, l’ejallaf … no… aspetta… bisogna prendere un respiro profondo prima di pronunciarlo altrimenti si resta senza fiato…l’EJAFALLAJOKULL. Sì insomma, quello che ha bloccato tutta l’Europa e i suoi voli per settimane, con quelle enormi nuvole di cenere e zampilli di fuoco. Pare che le immagini dell’Islanda, in occasione dell’eruzione del… vulcano abbiano fatto il giro del mondo. Ed è lì che il mondo si è accorto della bellezza dell’Islanda. In molti hanno così riaperto il cassetto dei ricordi e delle avventure dove avevano conservato la copia di Viaggio al centro della terra di Verne e sono ripartiti da lì, da quelle pagine per riaprire sogni, cassetti e ritrovando il coraggio di viaggiare in terre sconosciute.
Come visitare Reykjavik
La città può essere visitata comodamente a piedi o in bicicletta. La maggior parte delle attrazioni si trovano in centro e alcune altrettanto interessante in altri quartieri periferici della città.
Per identificare un itinerario per visitare Reykjavik cominciamo dal conoscere e suddividere la città nei suoi quartieri principali.
Il centro della città può essere diviso in tre quartieri principali:
- Il quartiere del vecchio porto – il quartiere più autentico;
- Il quartiere vecchia Reykjavik – molto animato e centrale;
- La strada Laugavegur – le strade dello shopping.
Ed oltre ai quartieri del centro storico consideriamo un giro fuori dal centro, dove si trovano numerose e interessanti attrazioni.
Visitare Reykjavik in 1,2, e 3 giorni: il nostro itinerario comodo e completo
Di seguito troverai il nostro itinerario per visitare Reykjavík. La puoi visitare da uno a enne giorni, secondo il tempo che hai a disposizione. Potrai scegliere se trattenerti di più nei luoghi, ad esempio nei musei e nei locali che ti indicheremo, oppure, se non hai molto tempo, dovrai semplicemente correre un po’ di più o concentrarti sugli heighleiths indicati negli itinerari.