Il Museo dei Menhir di Laconi è straordinario. Certo certo, starete pensando che vi sto incoraggiando ad andare a vedere delle pietre, anzi pietrone. Ma questi non sono sassi qualunque, sono stargate per la preistoria, macchine del tempo per millenni fa, dove tutto ebbe inizio!
E’ uno dei musei più interessanti, strani, magnetici, magici ed evocativi della Sardegna. Forse non troppo conosciuto per via della sua posizione, un pò distante dalle spiaggie e dalle altre attrazioni turistiche più famose.
Chi però evita di inserire il Menhir Museum di Laconi nel suo itinerario di viaggio rischia di perdersi la passaporta giusta per la scoperta e la conoscenza di buona parte della cultura nuragica.
Sommario
Cosa sono i Menhir
Innanzitutto cosa sono i menhir, parola che deriva dalla lingua bretone, o pietras fittas, come si dice in limba sarda.
Sono monoliti scolpiti nel granito sardo, di diverse altezze. In alcuni la superficie è liscia, molto più spesso presenta delle incisioni. Questi disegni lavorati sulla pietra hanno tutti un significato preciso, in particolare spirituale, funebre e di forza guerriera.
Queste antiche pietras fittas sono state ritrovate in numerose località della Sardegna conficcate nel terreno. Anche la posizione nella quale sono state trovate originariamente è interessante: in forma circolare – ricorda Stohnenge – o in fila – ricorda le costellazioni.
Sono quindi una documentazione lasciata dai nostri antenati e presentano tantissimi enigmi.
Tipologie di Menhir al Museo di Laconi
Troverete numerose tipologie di menhir. Con un robusto martelletto nuragico i nostri progenitori hanno inciso dei segni. Innanzitutto i menhir si distinguono in maschili e femminili.
Ci sono incisioni che rievocano il femminile con la sua forza interiore e il maschile, con il doppio pugnale. Uno dei quattro tipi di pugnali che venivano realizzati all’alba del terzo secolo avanti cristo).
Menhir: stargate per il passato
Dovete andare e vedere queste pietre una per una e leggere tutti i pannelli esplicativi. Dovete sentire queste porte per il passato, queste macchine del tempo che vi riporteranno in quel periodo.
Il mondo sta cambiando: cambiano le ere, si arriva alla prima età del ferro e cambia la società. I clan, gli ordini familiari acquisiscono una nuova organizzazione. Si idolatrano guerrieri ancora in vita, si creano per loro statue e menhir sempre più grandi. La presenza e fama del capo tribù è proporzionale alla grandezza del menhir a lui dedicato. Le statue femminili sono più piccole e meno numerose ma riflettono qualcosa di enorme dal punto di vista spirituale e simbolico. Incisioni che rappresentano la Dea Madre e la Madre Terra che da origine e confonto e tutto custodisce.
I misteri delle Pietras Fittas
Ma come faceva una popolazione preistorica a trasformare le rocce di granito in stele e menhir? Sì, perchè i Menhir sono di granito sardo, non di morbido calcare! E il granito sardo è piuttosto massiccio e grazie alla sua robustezza questi megaliti hanno attraversato mllenni, arrivando a noi abbastanza integri.
E come facevano a scolpire quelle immagini che ancora si vedono dopo millenni? Probabilmente all’alba della prima età del ferro i nuragici che si dilettavano a creare i bronzetti nuragici, avevano cominciato a realizzare i primi scalpelli.
E perchè i menhir che si trovano in alcune zone dell’Inghilterra e della Scozia sono simili a quelli che si trovano in Sardegna e addirittura posizionati in modo simile?
Una teoria afferma che i menhir sono simboli dell’adorazione del sole e sarebbero collegati al culto bretone dei druidi, profondi conoscitori del cielo, che ponevano le pietre nel terreno a riprodurre costellazioni.
Forse i druidi viaggiavano nel tempo e nello spazio?
Il Menhir Museum di Laconi
Ecco se avete queste e altre domande andate al Museo Menhir di Laconi. Dove non troverete comunque le risposte! Perchè gli studi al momento non sono completi. Ci sono tante ipotesi ma è difficile avere risposte certe. In questa storia entrerete con qualche curiosità e ne uscirete attanagliati da enigmi misteriosi e grossi come dei megaliti.
Del resto come dice uno dei primi pannelli espositivi “stiamo solo cercando di indagare l’origine del megalitismo, ossia l’essenza della più grande civiltà preistorica europea“. Troveremo forse la nostra risposta su Marte?
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