Le Domus de Janas sono diffusissime in Sardegna, finora ne sono state ritrovate più di 2.000 ma se ne stimano qualche migliaio in più. Il museo però è solo uno, quello di Sedini, vicino a Sassari.
In questo museo conosceremo meglio le Janas della Sardegna e la loro storia. Dalle Chiese sconsacrate alle scienze erboristiche, passando per le accuse di stregoneria, i racconti dei processi e delle torture necessarie per farle “confessare“.
Sommario
- Il significato di Domus de Janas
- Janas, Cogas e Panas
- Cosa sono le Domus de Janas
- Le Domus de Janas più interessanti della Sardegna
- Il museo delle Domus de Janas a Sedini
- La storia di Sa Rocca
- La stregoneria in Sardegna
- Da casa delle fate a domus dell’infelicità
- L’esterno del Museo
- Gli altri musei insoliti in Sardegna
Il significato di Domus de Janas
Letteralmente Domus de Janas si traduce dalla limba sarda in “case delle fate”.
Le janas sono le fate, ma anche le streghe, a seconda che nella storia che vi stanno raccontando si preferisce evidenziare il lato sapiente e biricchino del personaggio o l’inclinazione più malvagia.
Personaggi leggendari di cui sentiamo parlare nella letteratura sarda di Grazia Deledda e in tutti i racconti del focolare dei nostri anziani. Presenze capaci di tessere sete d’oro, depositarie di tutta la cultura erboristica e delle proprietà officinali e curative, grandi cuoche e viziose.
Quindi le janas, le cogas e le panas nell’immaginario della cultura popolare sarda sono degli spiritelli – tutti femminili – delle presenze il cui canto si può sentire vicino ai ruscelli, mentre lavano i loro panni d’oro e magia mentre tra i rumori del maestrale puoi percepire lo sbattere delle loro minuscole ali.
Janas, Cogas e Panas
Le Janas si distinguono dalle Panas, che sono le donne morte di parto e che rimangono attaccate e legate alla terra. Vagano infelici, fameliche e interrotte, invidiose delle madri viventi.
Le coghe invece sono vere e proprie streghe, capaci di trasformarsi in mosche, per ascoltare segreti e pettegolezzi e lanciare malefici. L’unico modo per catturarle è con una scopa di saggina. Non solo per schiacciarle se hanno assunto le sembianze di una mosca ma perchè alle coghe piace contare ma non sanno andare oltre il sette! Quando una coga incontra una scopa che ha più di sette denti, la coga è una strega morta. A quanto pare la sua ossessione compulsiva al contare la fa distrarre da eventuali missione malvagie.
Ci sono buchi in Sardegna che sono case di fate.
Viaggio in Sardegna – Michela Murgia
Cosa sono le Domus de Janas
Le leggende proseguono attribuendo loro come dimora questi buchi, queste piccole abitazioni scavate nella roccia. Che effettivamente sembrano adatte a personaggi di fiaba. Posso capire che i nostri progenitori abbiano dato vita a queste leggende quando, durante i loro ritrovamenti, hanno pensato che potessero essere case abitate dalle fate. ma in realtà erano tombe.
Luoghi sacri scavati dai nuragici per depositare i corpi degli antenati.
I nuragici credevano all’aldilà e presumibilmente ritenevano che i propri antenati potessero rinascere in una nuova vita. Perciò realizzavano per i defunti dei luoghi nascosti nel ventre materno della Terra, scavando nelle rocce e formando delle cavita simili alle abitazioni dei vivi dove mettevano il corpo in posizione fetale, pronto per la sua rinascita.
Successivamente, le domus de Janas, sono state utilizzate dalla popolazione come abitazione anche per i vivi e per salvarsi dalla morte, come rifugio anti aereo, dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Le Domus de Janas più interessanti della Sardegna
Tra le Domus de Janas più interessanti della Sardegna noi vi consigliamo di visitare:
- la Necropoli di Sant’Andrea Prius vicino a Bonorva, è molto evocativa, riportata a luce in maniera impeccabile. Tra le sue varie evoluzioni è stata anche utilizzata come Chiesa;
- le domus di Anghelu Ruiu, nei pressi di Alghero, innumerevoli buche da scoprire.
Il museo delle Domus de Janas a Sedini
Anche se ci sono migliaia di domus de janas che fanno sembrare la terra sotto i nostri piedi come uno scolapasta esiste un solo Museo delle case delle fate in Sardegna.
Il Museo si trova in centro a Sedini e sembra davvero “fuori luogo” nel tempo e nello spazio. Ha una forma davvero assurda, sembra un essere vivente, un fungo in mezzo a case più contemporanee. Una vera e propria abitazione per le fate o per presenze magiche.
Il museo colpisce infatti innanzitutto per l’esterno, è scavato dentro una roccia di calcare gigantesca, il cui nome è Sa Rocca. Una roccia bucata a forma di cappello ricurvo, una roccia che sembra raccontare, ogni finestrella scavata in quel calcare è una bocca che narra leggende a chi ha voglai di sentire.
La storia di Sa Rocca
Al suo interno vi sono tre livelli di magie e sorprese, conoscenze e fantasmi del passato.
Questa roccia, nata come domus de janas, è stata poi ampliata, ricavando altre stanze dalla roccia morbida. Ed è stata poi utilizzata per vari scopi, ad esempio come abitazione – fino agli anni 80!!!! – e addirittura come sede di un partito politico e come negozio.
Questo museo ha molte sorprese, ogni livello ha un racconto, ogni fessura nasconde segreti del passato.
La stregoneria in Sardegna
Il racconto che emerge dal museo e dai suoi contenuti è l’utilizzo di questa domus negli ultimi millenni e come è cambiato il suo utilizzo nelle varie epoche
Una parte del museo è dedicata alle piante officinali e all’erboristeria. vengono spiegate le proprietà delle piante e come venivano (e vengono ancora adesso) utilizzate in Sardegna per i loro poteri curativi e magici.
La Sardegna è senz’altro un territorio con una enorme tradizione erboristica, che per alcune decisioni politiche del medioevo equivaleva alla stregoneria. Perciò laddove vi erano delle donne capaci di avere poteri curativi grazie all’utilizzo sapiente delle piante, queste sono state accusate di stregoneria.
Nel museo troverete carte e racconti dei processsi alle streghe. Ci sono anche le indicazioni delle zone del paese e delle Chiese dove si diceva che le streghe incontrassero i demoni.
Da casa delle fate a domus dell’infelicità
Nell’ultima parte del museo si conosce meglio la famiglia che abitava questa casa, addirittura fino agli anni 80. La sensazione che lasciano quegli ambienti utilizzati come cucina e camere da letto non è positiva. Solo la terrazza fa ritornare la serenità.
L’esterno del Museo
Avete finito la visita all’interno? Adesso godetevi l’esterno. Scendete le scale e andare ad osservare la vallata sottostante.
Vedrete una piana con Chiese sconsacrate e boschi, ed è la che le donne del medioevo, le janas di ogni età, furono costrette a dimenticare le proprietà megiche delle erbe, a rinunciare alla loro sapienza. Perchè Eva ha sempre infastidito qualunque epoca e qualunque latitudine.
Gli altri musei insoliti in Sardegna
Hai ancora voglia di conoscere i musei più strani della Sardegna? Ce ne sono tantissimi. Ad esempio il museo della Accabbadora, il museo del banditismo, quello del costume sardo… e tantissimi altri! Guarda nella mappa del sito!