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La Salumeria Culatelleria ® Rossi: le tradizioni chi ci piacciono
È ormai diventato un rituale: quando riceviamo la visita di qualcuno che viene da fuori città lo portiamo a mangiare in Culatelleria.
Un salumificio che è tutto un programma già dal nome, quel “culatelleria” furbescamente registrato e che vuole riprodurre una vecchia locanda di una tradizione lontana.
L’ambiente è capace da solo di mandare in tilt la salivazione, una volta varcato l’ingresso ti troverai circondato dai frutti di questa terra generosa, quali salumi e formaggi esposti dovunque e persino appesi alle pareti.
Le visite guidate alla cantina sotterranea
La “stagionatura” del marchio, ovvero la antica tradizione del salumificio Rossi è reso evidente dalla presenza di tanti antichi macchinari d’epoca necessari nella attività.
Per i veri appassionati vi sono in mostra permanente le affettatrici Berkel testimoni della tradizione e della storicità dell’azienda.
Da non perdere la visita alla cantina sotterranea di stagionatura dei salumi con i profumi e gli aromi caratteristici di una tradizione lontana. Si può anche assistere su prenotazione alla lavorazione delle fasi della produzione dei salumi.
Dove mangiare a Parma: le scelte del menù
In culatelleria è possibile accomodarsi ad un tavolino e pranzare degustando i prodotti tipici. Nel menu troverete almeno una decina di opzioni tra le quali scegliere, in grado di accontentare tutti i palati: dai tortelli d’erbetta, anch’essi tipici della zona, ai vari menu con prosciutto, culatello, salame di felino passando per i parmigiani a diversa stagionatura e tutte le altre primizie del territorio. I piatti composti sono piuttosto abbondanti, andrete via più che soddisfatti.
E nel caso siate principianti ci sarà sempre una cameriera che, insieme alla deliziosa focaccia accompagnata dal loro famoso “lardo Pesto” alle verdure, avrà la pazienza di spiegare le differenze tra i diversi prosciutti e i modi per riconoscerli.
Non siate pregiudiziosi ed accompagnate il pasto con un vino tipico, troverete nella carta diversi lambrusco o gutturnio da competizione.
Infine con il caffè hanno l’adorabile abitudine di portare degli assaggi delle torte secche della casa, ad esempio la inaspettata crostata di marmellata brusca. Anche il momento del conto non è mai traumatico, i piatti hanno infatti un prezzo più che onesto.
Gli acquisti nello spaccio
Una volta finito di pranzare sarete così soddisfatti che sarà difficile non fare acquisti nel loro conveniente spaccio.
Occorre però fare attenzione agli orari di apertura, perché più chi orari da ristorante segue orari di negozio: è chiuso all’ora di cena mentre è aperto a pranzo tutti i giorni escluso la domenica. Il sabato è assolutamente indispensabile prenotare con largo anticipo!
Cibo, cultura e shopping, la triade perfetta
Uno dei motivi per il quale ci siamo affezionati al rito del pranzo in culatelleria è la posizione. Si trova vicino a Fontanellato e a Fidenza, può essere legato quindi ad una visita culturale, ad esempio della Rocca o al suo Labirinto oppure ad una giornata di shopping nel famoso outlet di Fidenza: il picco di serotonina è assicurato e la triade shopping, cultura e cibo verrà ampiamente soddisfatta in pochi chilometri!
Per chi ha voglia di approfondire ulteriormente è possibile visitare il Museo del Culatello di Zibello nell’ambito del circuito dei musei del cibo.
Le antiche osterie di una volta
Oltre alla Salumeria Culatelleria ® Rossi, in quel territorio troverete realtà simili, con la formula degusteria/vendita ampiamente sperimentata: ad esempio la Ristobottega Emiliana Km 90 che si vanta di essere un “presidio di emilianità”.
Ti consigliamo di cominciare da queste realtà, ma ce ne sono molte altre, essendo una zona estremamente produttiva, distretto del Parmigiano Reggiano e circondata dalle numerose vigne dei colli piacentini.
Se hai provato qualche altra osteria consigliaci nei commenti, abbiamo sempre voglia di allargare le nostre conoscenze gustative!
Questo articolo ha 2 commenti
Cos’è la cosa nella scatola in plastica trasparente, nella foto dello spaccio? Sono dolci o salumi secchi?
Sono salumi, si chiamano ciccioli, non sono proprio ipocalorici ma la cucina emiliana in effetti non lo è! 🙂