Cagliari: città gastronomica del 2021

Cagliari città gastronomica

La nomina di Cagliari a città gastronomica del 2021 arriva alla fine di un anno davvero difficile per la ristorazione. La famosa guida enogastronomica del Gambero Rosso regala un segnale di fiducia ad una città che si merita pienamente il titolo.

Cagliari città gastronomica: le motivazioni

Oltre alla nomina simbolica, in questa vittoria sono interessanti e utili le motivazioni, se ancora non le avete lette, vediamole insieme.

Cagliari città tra terra e mare

“Con il suo fascino a metà tra terra e mare, con il suo centro storico suggestivo, ampio e ben tenuto, con il suo attaccamento alle tradizioni…”

Il Gambero Rosso

E’ così che inizia la motivazione che ha assegnato alla nostra città il titolo di Città Gastronomica del nuovo anno.

Cagliari è una città tra terra e mare, come tutta la Sardegna dove senti il profumo del mare anche ad un’ora di strada dalla spiaggia e dove vedi il mare da qualunque cima dei monti più alti.

E le popolazioni della costa hanno nel sangue in ugual misura iodio e granito. Quelle popolazioni la cui tradizione vuole che i piatti più tipici derivino dalla pastorizia e non dal pescato, conseguenza delle numerose invasioni che le hanno costrette a nascondersi nell’entroterra abbandonando le coste, ma che adesso il mare se lo stanno riprendendo.

Cagliari città gastronomica: tradizione e creatività

Pensate che fortuna poter nascere in un luogo fuori dal mondo e multisfacettato come la Sardegna, con le sue tradizioni millenarie, di ospitalità e contaminazioni culinarie, e vivere poi nella nostra epoca (pandemia esclusa) con mille stimoli a disposizione – quanta creatività si può mettere nella propria cucina?

Cagliari città gastronomica

Ed è a questo che servono le tradizioni: ad avere una buona base d’appoggio, radici robuste per vestire le ali della creatività e prendere il volo.

Un’istituzione cittadina: il famoso Mercato di San Benedetto

Più volte abbiamo scritto che la prima cosa che bisogna fare quando si va in un posto nuovo è andare a visitare il suo mercato, proprio così si può imparare tanto di un popolo. E non avete idea di quante cose si possono imparare visitando il Mercato di San Benedetto di Cagliari.

“Qui c’è un’istituzione che continua a tenere banco ed è il Mercato di San Benedetto, intorno al quale ruota tutta una serie di cuochi che in parte hanno nel cuore la tipicità, ma che non rinunciano all’alta cucina e alla sperimentazione”

Il Gambero Rosso

Il Mercato di San Benedetto, da sempre cuore della città gastronomica, crocevia di mestieri dal 1957, perchè i piatti nascono tanto dalle fatiche e dalle esperienze dei pescatori quanto dalla creatività e dalla manualità degli chef.

Le punte di diamante di Cagliari città gastronomica

Nelle motivazioni la guida gastronomica indica i diamanti della città:

Inoltre la provincia di Cagliari nel 2020 ha ricevuto due World Travel Awards, i premi assegnati alle migliori destinazioni culinarie del mondo, con il Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula e il Chia Laguna.

Le nuove realtà gastronomiche indipendenti di Cagliari

tanti piccoli progetti indipendenti (dai panifici ai laboratori di pasta fresca) che stanno facendo virare verso la qualità tutta l’offerta cittadina.”

Il Gambero Rosso

Alcuni mesi fa quando siamo andati a Cagliari abbiamo scovato nuove realtà piuttosto interessanti.

Per il pane ad esempio con il panificio PB bread natural bakery, creato da Stefano Pibi il noto ingegnere panificatore (mi ricorda qualcuno) che ha lasciato la carriera per dedicarsi all’arte bianca (cit. Bonci). Andate a leggere gli articoli del suo blog se la panificazione è la vostra passione.

La sebaderia artigianale di Saseada che proponendo un solo e semplice piatto tradizionale come la seada è riuscita ad entrare nella guida 50 Top Italy 2021 dei migliori ristoranti d’Italia.

La pizzeria Framento di Pierluigi Fais, dove “Framento” sarebbe “su frammentu” ovvero il lievito madre, giusto per capire subito le priorità della casa!

Cagliari città della cultura

Mai più “mal unidos”

Un bel giorno il genio della lampada magica appare ad un Sardo e gli dice: “Chiedimi quello che vuoi: io te lo concederò. E qualsiasi cosa tu mi chieda, la darò al doppio al tuo vicino”. Senza pensarci, il Sardo rispose: “bogami unu ogu” (cavami un occhio).

Da piccoli sardi siamo cresciuti con questa storiella che doveva farci riflettere sui nostri peggiori difetti, ma altrettanto spesso l’invidia è stata osannata come elemento identitario e di balentìa. E in tanti abbiamo pensato – da Antonio Gramsci in poi – che questo modo di pensare fosse stato da sempre un freno allo sviluppo dell’isola.

Non si tratta di un premio a singolarità, ma all’insieme e al flusso degli stimoliTutti questi attori ci è sembrato avessero un pensiero, fossero coinvolti in un’evoluzione complessiva della città. Il punto di forza sta proprio nel fatto di sapersi alleare“.

Massimiliano Tonelli, Il Gambero Rosso

E’ forse nata una nuova mentalità con le nuove generazioni?

Soprattutto si intravede una gran voglia di collaborare, non ancora attuata a dovere, ma che già dà i suoi frutti: fa crescere insieme, aiuta, coinvolge.

Giuseppe Carrus, Il Gambero Rosso

Insomma i premi si vincono tutti insieme, non disuniti.

La ricetta segreta: meno campanilismo, più collaborazione, apertura all’esterno

Si dà spazio a piccole produzioni artigianali di alto livello e si esce dalla Sardegna con facilità, nella convinzione che solo conoscendo il prossimo si possa apprezzare e valorizzare al meglio il proprio…”.

Il Gambero Rosso
Cagliari città gastronomica

Cagliari città gastronomica: è solo l’inizio

Un titolo difficile da vincere considerata la competizione tra le eccellenze regionali italiane, ma ampiamente meritato perchè Cagliari sta migliorando anno dopo anno la sua proposta turistica e non solo gastronomica.

E adesso festeggiamo il titolo con un buon pranzetto sardo!

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