Aggius ha tutto ciò che serve: tradizioni, strutture turistiche in ottimo stato, leggende, iniziative culturali in quantità. Vediamo insieme le cose più importanti da fare e vedere ad Aggius.
Ma prima di cominciare sappiate che stiamo varcando la soglia di un paese dove la parola viene scritta con i telai, i tappeti vengono dipinti sui muri e i galli cantano a tenore.
Sommario
Dove si trova Aggius
Questo piccolo paesino del nord Sardegna è in pieno decollo turistico grazie alla sua grande personalità. Il centro storico è stato riconosciuto “borgo autentico d’Italia” ed è bandiera arancione del Touring Club Italia.
Si trova nel bel mezzo della Gallura e anche se non si affaccia sul mare, è in ottima posizione per raggiungerlo facilmente.
Cosa vedere ad Aggius
Il Museo del Banditismo
Tra le cose più interessanti da vedere ad Aggius vi è il Museo del Banditismo che, ironia della sorte, si trova proprio nel palazzo della vecchia pretura.
Si tratta di un un museo piuttosto grande, con diverse sale dedicate a diversi aspetti della storia del banditismo sardo.
Siamo andati in questo museo attratti dal nome altisonante e consapevoli di essere totalmente ignoranti sull’argomento.
Non sapevamo che Aggius fosse il paese che ha dato la paternità alla maggior parte dei banditi sardi, che ci fosse stata una infinita faida in paese e che ci fosse stato un così difficile rapporto tra la popolazione e i carabinieri o i barraccelli.
L’esperienza è divenuta totalmente surreale quando abbiamo scoperto che a farci da guida era il nipote di uno dei banditi locali più famosi.
Non capita tutti i giorni che in una sola persona convergano capacità narrative, recitative, argomentazioni feree e storia familiare.
E che a tramandare questi racconti ad un gruppo di continentali – che per oltre due ore hanno succhiato ogni parola ed espressione – sia la voce del nipote di Sebastiano Tansu noto come “il muto di Gallura”.
Con tanto di imitazione dei personaggi, il Signor Tansu ci ha raccontato tutte le vicende che portarono alla sanguinosa faida che rese tristemente celebre il paese.
Saremo stati una decina, grandi e grossi, ma nessuno di noi voleva più andarsene, pendendo dalle sue labbra. Lo seguivamo come degli stalker nelle varie sale del museo, desiderosi di sentire ancora un’altra storia o leggenda che fosse.
Il Gallo di Gallura
Finita la visita – in realtà ci hanno quasi cacciati perché non smettevamo di chiedere altri racconti – un ragazzo del paese ci ha consigliato di passeggiare per le vie del paese offrendosi di farci da guida.
Passeggiare per i viottoli di Aggius è un piacere, ed è facile, perché vi è un percorso da seguire costituito da cartelli e da passi colorati disegnati per terra.
Non vi è di certo bisogno di una guida ma come rinunciare a passare un po’ di tempo tra le vie del paese con un altro personaggio di Aggius?
Ci ha declamato i versi che D’annunzio compose per il paese di Aggius e ci ha raccontato l’origine de “il galletto di Gallura”, lo storico coro del paese.
Ricordandoci così l’importanza del canto tradizionale corale per il paese che stavamo visitando e di cui avremo avuto ampia spiegazione al museo etnografico dove eravamo diretti.
Passeggiata tra i murales del paese
Gli Aggesi sembrano contagiati da uno strano virus molto creativo, renderono tutto artistico.
Essendo il paese della tradizione del tappeto aggese trovi porte, basculanti dei garage, vetrine, serrande dei negozi perfettamente tessute in trame di colori dipinti.
Il nostro nuovo amico ci ha portato ad un bellissimo murales dove realtà e pittura si fondono insieme, un disegno ingannatore, che non tutti riescono a vedere.
Noi però non l’abbiamo potuto godere appieno per colpa della nebbia, speriamo che voi sarete più fortunati!
Il Museo Etnografico Olivia Carta Cannas
Il MEOC è il più grande museo etnografico della Sardegna. Tra le sue sale potrete togliervi qualsiasi curiosità sulle tradizioni sarde.
È un museo con un ricco percorso espositivo e dimostrativo della vita, della storia e delle tradizioni sarde attraverso i secoli.
Particolarmente eleganti sono le diverse gallerie allestite con i bellissimi abiti tradizionali sardi.
La fanno da padrone alcune sale e alcune tradizioni più importanti per il paese di Aggius – quali il canto tradizionale sardo e la tessitura. Ma c’è spazio per tutto.
L’arte del tappeto di Aggius
Il paese è molto famoso per la sua arte del tappeto aggese.
Dentro il museo c’è una mostra permanente che espone i telai delle diverse epoche storiche e dove trovano ospitalità alcuni telai artistici di Maria Lai di inestimabile valore.
L’artista sarda utilizza i telai per tessere le parole, superando la trasmissione orale.
Per Maria Lai le donne – da sempre limitate dal loro ruolo sociale nelle loro creazioni artistiche – possono realizzarsi creando arte attraverso il loro telaio.
Potete fare acquisti nel negozio del museo o anche ordinare i tappeti tramite la signora che trovate allo shop, sicuramente ve li faranno recapitaredovunque nel mondo.
Cosa vedere ad Aggius: i dintorni
La piana dei grandi sassi o Valle della Luna
E per finire la passeggiata è imperdibile un’escursione in questa pianura nei dintorni di Aggius.
Dove troverete rocce di diverse dimensioni, formazioni granitiche con forme particolari derivate dall’erosione del vento, tra le quali la più famosa “testa di Platone”.
È divertente osservarle e provare a riconoscere figure zoomorfe e antropomorfe.
Cose da fare in Gallura
Proseguite le vistre gite ed escursioni per la Gallura facendo tappa al Museo dell’Accabadora di Luras oppure al Museo del Sughero di Calangianus.
Questo articolo ha 2 commenti
La storia sarda è davvero affascinante! Esplorare questi paesi è scoprire un volto nuovo.
Grazie Baba per queste news. Io amo la Sardegna ❤
E’ vero, quanto sono affascinanti questi paesi e quanti “volti” nascondono . Approfondire la loro conoscenza è davvero aggiungere vita alla vita! Grazie a te per il commento. Tu ami la Sardegna sì, ma so per certa che tu ami il mondo!